Descrizione
Modello LM 1809 MTF HO
Gli automotori dei gruppi 210 e 211, più comunemente conosciuti con il soprannome di sogliola e sogliolone sono una realizzazione della fabbrica ABL, Antonio Badoni di Lecco.
Vennero costruiti sulla base del progetto, su licenza della fabbrica tedesca Breuer, che aveva dato luogo alla precedente serie di “sogliole” 207-208 a partire dal 1945, per quanto riguarda il gruppo 210 e tra il 1949 e il 1952 per quanto concerne la serie più “grande” e ultima del gruppo 211. Il nomignolo di “sogliola” venne loro conservato, come nelle precedenti serie, a causa della loro forma tipica: la cabina di manovra, unica e centrale che, stretta e verticale, era atta a occupare pochissimo spazio, come del resto tutto il rotabile.
Come per le precedenti serie 207-208 i rotabili erano destinati alle manovre nei piccoli scali ferroviari, nei depositi, nei raccordi civili e militari.
Prodotti in numero di 24 unità della serie 210 e 55 unità della serie 211 hanno prestato servizio nelle Ferrovie dello Stato fino alla fine degli anni ottanta.
La motorizzazione a benzina o a nafta fu ancora della Fiat con vari tipi di propulsore Fiat 366 rispettivamente da 77 kW e da 83 kW. La trasmissione del moto era a catena di trasmissione e corona dentata con cambio a quattro velocità. Il carrello era a ruote piccole da 500 mm per il tipo 210, che vennero maggiorate a 600 mm, nella serie 211, sempre a due assi motori. Il tutto permetteva una velocità massima molto modesta di 40 km/h ma ciò era del tutto sufficiente allo scopo per cui il mezzo era stato costruito.
Gli automotori 210 e 211 hanno dimensioni e peso maggiori delle serie precedenti e nel caso dell’ultima serie questo ha sortito l’aggiornamento del soprannome da “sogliola” a “sogliolone”.
Disponibile anche in versione digitalizzata per un supplemento di 50,00 euro.
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